Story #15 - Carlo
(English version at the bottom)
Ho conosciuto Carlo a Monterotondo, un paese sulla via Salaria fuori Roma. Sono trenta minuti di treno circa dal centro città.
Carlo ama il teatro. Lo fa da 45 anni, dai tempi dell'asilo e dalle prime recite. Nello stesso posto, il Teatro Sala Molloy, di Monterotondo.
Mi racconta del suo ultimo lavoro, che ha portato in scena poche settimane fa. Ora é qui in teatro, in un sabato pomeriggio, per rimontare la scena e realizzare un video per promuovere lo spettacolo .
Si intola GUER ed é inspirato dalla Guernica, il famoso dipinto di Picasso. Ma soprattutto dalla storia che c'è dietro il dipinto. Carlo é partito dal dipinto, con infinite ricerche, cercando di isolare le sue varie parti ed immaginare le storie che ci sono dietro.
Un altro esempio, come in molte delle storie presenti un questo blog, di come la chiusura di tutto ha generato un'apertura creativa.
“Dal punto di vista scenico, siamo partiti dall’immagine totale del dipinto, abbiamo ricavato le sagome sui pannelli di legno e, con mia figlia, illustratrice, abbiamo creato le scene.”
Con un piccolo gruppo di fidati compagni di viaggio, tra i quali la figlia, Carlo é rimasto un anno in queto piccolo teatro di provincia, per capire come definire il dipinto e come portarlo in scena.
"Il fatto che i teatri fossero chiusi al pubblico per il COVID ci ha favorito . E' stato un processo di elaborazione delle informazioni, di studio, di ricerca, incluso la testimonia di uno degli ultimi superstiti, Luis Iriondo , 14enne all'epoca dei fatti. Siamo addirittura andati a Madrid a vedere l'origanle.
Sono sempre stato affascinato dalla deformità delle immagini di Picasso e dal Guernica in particolare. E’ stata una grande scoperta, emozionante sapere sapere cosa c’é dietro e come Picasso é arrivato a questo lavoro. Cosa era successo quella giornata? Perché le morti di quelle persone innocenti?"
Carlo non avrebbe mai pensato che, dopo due anni e mezzo, il suo GUER divenisse di cosi forte attualità, con la guerra in Ukraina.
La forza attaule di questo spettacolo é che GUER é ispirato al bombardamento di Guernica, a quella giornata , ma si può’ associare tranquillamente a quello che succedo oggi a Mariapol in Ucraina.
Racconta le vittime di qualsiasi tipo di guerra.
"Non avremmo mai pensato che la nostra idea descrivesse la realtà che ci circonda. Questo ci dà nuove motivazioni per portare GUER alle scuole, ai ragazzi, per aiutare a far riflettere e a spiegare che troppo spesso ci dimentichiamo della storia".
Il testo é stato creato sulla testimonianza di un 14enne che ritorna al ricordo di quella giornata. Lo spettacolo inizia con una proiezione di alcune notizie che collocano quella giornata nella guerra civile in Spagna, alla salita al potere di Francisco Franco e all’entraa in scena dell’aviazione tedesca e italiana, all’origine del bombardamento a grappolo di Guernica, il primo del suo genere.
Poi il telo si strappa e escono le sagome e gli elementi del Guernica: le sagome sono tutto quello che nascondo le macerie, la distruzione, la morte, la sofferenza… si trasformano e diventano il quadro.
Persone come Carlo hanno una passione speciale. Il viaggio dentro la Guernica é un viaggio attuale, ma che non vorremmo mai fare. Lasciano un segno di speranza, perché ci ricordano gli errori della storia, ci aiutano a capire al di là delle immagine di un dipinto o di un servizio del telegiornale. Perché dietro ci sono persone, madri e padri di famiglia, bambini, anziani sperduti che non vogliono lasciare la terra e si chiedono "perché tutto questo?"
Carlo, spero di vedere il tuto spettacolo, prima o poi. nel frattempo spero tu riesca a promuoverlo tra le scuole e le comunità di Roma e del Lazio (almeno per ora). Per sforzarci di capire.
I met Carlo in Monterotondo, a town on Salaria National Road, 30 min train North of Rome.
Carlo loves theatre. He has been performing for 45 years since his first act at nursery school. Always in teh same theatre, il Teatro Sala Molloy, di Monterotondo.
"I would have loved working as a professional actor. It is a passion, and I will always find time to create new stories and shows ".
He told me about his last work, performed just a few weeks ago.
GUER, the title of his show, takes inspiration from Guernica, the famous painting by Pablo Picasso. But in reality, it is not the piece of art that inspired Carlo but rather the story behind the image.
"Everything started during the lockdown. I had more time, and I wanted to learn more about the hidden stories behind Guernica".
Another example, like many others in this blog, that shows how the lockdown generated creativity.
"From a scenography standpoint, we decompose the Guernica in several parts, creating, together with my daughter, wooden panels and the scenes. We had time, as the theatres were closed, so it took us almost one year of work. We look at testimonies, books, and interviews, including the one from Luisi Iriondo, one of the survivors from this tragedy. He was 14 at that time. We even went to Madrid to admire the 'Guernica' a. What happened exactly that day? Why some many death? who those persons were?"
Carlo never imagined that GUER, created 2 years ago, became so actual today, with the war in Ukraine.
The show's power is that it describes a tragedy that occurred in Guernica in a given historical context. Still, it can be linked to what is happening today in Mariapol or in other cities in Ukraine.
GUER tells about victims of all wars.
That is why Carlo is motivated to bring the story to schools, children, and local communities. To help thinking and raise awareness that we often forget about history and repeat the same mistakes.
Carlo, I hope one day I can come to see your GUER. In the meantime, I hope you can bring your show to as many schools as possible. To help us better understand the situations behind the sufferance and pain.
PS.
A few weeks ago, on 5 April, Ukraine President Zelenski, in front of the member of the Parliament, said: "It feels we are in April 1937, in Guernica".
STORIES of HOPE. Simple stories of ordinary people that carry a message of hope, a fragment of future. I have been meeting incredible people, that transmit energy, passion, engagement. I talk to them and try to find their message of hope.