Scarpe comode

prove di ballo - carnet du bal

Le prove, Parigi, Aprile 2023

E niente. Riprendere in mano la mia Fuji X100F dopo alcuni mesi in cui é stata in assistenza é come mettere delle scarpe comode, come fanno i ballerini.

Avevo rotto la slitta per il flash. Confesso che ero più preoccupato di rovinare qualche ulteriore contatto, dato che non monto spesso il flash su questa macchina.

Cosi’ l’ho inviata a Fujifilm Europa, esperienza positiva . Tutto é andato bene, anche se ci sono voluti circa 3 mesi.

In questi mesi mi sono chiesto più volte: “Ma ne ho davvero bisogno?”. “Non me basta una sola?”, dopo tutto ho già una XPro3. (senza contare la ‘vecchia’ Fuji X-E1 con la quale mi diverto molto ancora, sopratutto con vecchie lenti a messa a fuoco manuale..

Poi pero’ quando l’ho (ri)presa in mano ho capito che é unica e insostituibile. Sta in una (grande) tasca di una giacca, é discreta e veloce, é ideale per documentare le mie giornate. Molti la ritengono un riferimento per la “street photogrphy”.

Streetphotography - Rue Daguerre -

Rude Daguerre, Parigi, Aprile 2023

In realtà, alcune volte mi domando se non bastasse in realtà solo una X100: dopo tutto il fatto di avere un solo obiettivo (la X100 monta un obiettivo fisso da 23mm, equivalemnte a 35mm in pieno formato), ti spinge a migliorarti. Impari a memoria le funzioni dell’apparecchio fotografico, capisci più facimmente la resa dell’inquadratura, le tue fotografie sono più coerenti e tu come fotografo trovi più facimlmente il tuo stile.

E’ piccola e discreta, tanto da poterti avvicinare al tuo soggestto e scattare la fato senza che se ne accorda (ahh, le magie del ‘leaf shutter’ che le macchine a obiettivi intercambiali non possono avere).

Metro 4, Parigi, Aprile 2023

Uso spesso anche il filtro ND (neutral density) incorporato, che riduce l’intensità della luce e permette quindi di scattare a velocità di più basse. 2 uno dei miei tasti funzione più utilizzati.

Ventilazione

“Staremo accanto alla finestra
Dritti nell'aria della sera
Ritorneremo a respirare”

(Ivano Fossati)

La mia versione, la “F” (come ‘four’) é la quarta iterazione di questa macchina fotografica. Ora c’é la “V” che, a quanto sembra, é introvabile, complice anche qualche youtuber/tik-tok user che l’ha promossa come oggetto da avere assolutamente.

Spero di poterla avere un giorno., ma in questi ultimi anni ho imparato che l’ultimo modello non necessariamete di aiuta a fare foto migliori. Non funziona cosi’, per fortuna. Tra l’altro, sono sicuro che non uso ancora al meglio le funzioni che attualmente ho nel mio modello. Certo, mi piacerebbe lo schermo reclinabile, il ‘classic neg’ ‘film simulation’ (il mio preferito), la versione migliorata del 23mm f2 incorporato, un mirino elettronico più nitido (i principali miglioramenti della nuovca versione, credo).

Ma l’esperienza fotografica, probabilmente, sarebbe più o meno la stessa. E, a mio avviso, questa é la vera differenza tra le varie macchine fotografiche disponibili sul mercato. Tutte sono buone, tutte ti aiutano a fare ottime foto, ma non tutte ti permettono di esprimerti allo stesso modo. Non tutte ti invogliamo a scattare, a portare la macchina sempre con te.

Ecco perche’ la X100F (ora) e forse la V (un domani), saranno sempre con me.

Quai des Saints-Pères, Parigi, Aprile 2023

P.S. Le foto scattate in questo post sono state realizzate con il profilo ACROS senza nessun tipo di aggiustamento in Lightroom.

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