Appena fuori
Tra qualche settimana percorrere’ la Londra-Parigi in bicicletta. Un amico di Roma mi ha convinto: ora mi chiama spesso per ricordarmi di mettermi in sella e mettere ‘chilometri sulle gambe” (e sulla sella…).
Cosi’, appena posso, prendo la mia Brompton e mi metto in strada, uscendo da Parigi. E’ una bella scoperta.
Appena fuori ci sono parchi, foreste, laghi, tranquilli percorsi per ossigenarsi e prendere le distanze dai rumori della città.
Ho preso la Senna da Bercy in direzione Sud, senza una meta precisa. Percorre il bordo Senna in bicicletta é uno staccarsi progressivamente da Parigi e dalla concentrazione (di palazzi, di persone, di attività economiche, di auto).
E’ una specie di transizione a un territorio che é qualcosa di diverso. Lo chiamano la ‘Grand Paris’, un’area urbanistica in continua espansione (e talvolta rivalutazione), alle porte della capitale francese.
Ho seguito la pista ciclabile, raggiungendo prima Alfortville, poi Créteil, fino a raggiungere l’inizio di un percorso ‘verde, in mezzo alla natura che mi ha portato all’ingresso della foresta de La Grange
Qui siamo veramente fuori Parigi, nella ‘Grand Paris’, operazione urbanistica di espansione e riqualificazione delle aree appena fuori della capitale.
Appena fuori. Natura, parchi, verde. Una boccata di puro ossigeno. Di calma. Di silenzio.
Poi il rientro, più o meno per lo stesso itinerario. Stavolta i suoni e rumori sono al contrario, progressivamente più intensi.
I primi palazzi indicano la prima periferia, caratterizzata da forme strane che non ti aspetti.
E’ stato un bel giro. Immagino che Parigi abbia molte cose da offrire ‘appena fuori’ e, non solo in vista dalla Parigi-Londra, credo che avrò’ occasione di scoprirle un po’ alla volta.