“Flàneries é un’espressione francese che indica l’andare in giro, normalmente da solo, con il solo scopo di guardarsi attorno.
Flàneries racconta di quotidiano per come mi si presenta, per come lo vedo.
E’ lo spazio in italiano di questo sito”.
— Luca
Viewfinder #3
La porta blu
Sono affascinato ed incuriosito dagli appartamenti parigini. Li imamgino cosi’ diversi e cosi’ unici . Quando ho visto questo portone semiaperto, mi sono chiesto come sarebbero stati gli appartamenti in questo stabile; quale dimensione avrebbero avuto; quante persone ci abitassero. Era quasi un invito ad entrare.
Tra l’altro, il blu é il mio colore preferito e probabilmente la voglia di bloccare questi pensieri in un colore che sento appartenermi, mi ha portato a fermarmi e scattare questa foto.
Viewfinder: #2
tranquillità
Sono tornato diverse volte in questa piccola strada nella ‘Montmartre bassa’, o SoPi (South Pigalle) come anche viene chiamata questa zona di Parigi.
E’ una piccola stradina pedonale, tranquilla, fuori dalle traiettorie turistiche di Montmartre. Spesso c’é questa bicicletta parcheggiata (prevalentemente durante il giorno, quindi immagino sia di qualcuno che lavora da quelle parti).
Mi ha sempre trasmesso tranquillià, semplicità, calma. L’ho fotografata parecchie volte. Questo scatto é quello al quale sono legato di più. L’ho usata anche come immagine per i miei biglietti da visita.
La foto é stata realizzata con una Olympus XA, una macchina analogica. La pellicola una semplicissima Kodak200.
Viewfinder - #1
Le scarpe di Thierry
Dietro una foto
Le scarpe di Thierry
Sono molto legato a questa foto. Un anno fa circa, Thierry De Pina, attore e sceneggiatore di teatro, mi ha chiesto di documentare il suo spettacolo teatrale in scena in quei giorni a Parigi. Ne ho parlo in ‘Stories of Hope’.
A fine spettacolo, ho visto in un angolo le scarpe da ginnastica usate in scena, la classiche ‘Stain Smith’ bianche. Usate. Usatissime. Mi sono chiesto: “Chissà quanta strada hanno fatto, quanti salti su e giu’ dal palco!”. Magari sono state usate anche nella vita di ogni giorno.
Ho pensato a tutta la dedizione di attori (non necessariamente famosi), compagnie teatrali (non necessariamente conosciute), sceneggiatori, addetti di sala, operatori di luci e suoni: quanto tempo, quante energie dedicate per preparare uno spettacolo.
Sono sicuro che anche Thierry le ha indossate mille volte per provare il suo spettacolo ‘Qui va là”. Cosa c’é di più semplice per rappresentare tutto questo? Forse un paio di scarpe, comode, agili.
Anche se consumate.