Di lentezza
Con Stefano, artigiano veneziano, abbiamo parlato di lentezza, di etica del lavoro, di educazione, di Venezia che si é trasformata, di cura dell’ambiente.
Incuriosito dai suoi carnet, sono entrato nella sua bottega, a due passi da La Fenice. Una battuta su Parigi, dove la sua famiglia ha vissuto, e abbiamo incominciato a parlare di qualità della vita, di attenzione alle piccole cose, di come turisti maleducati vengano letteralmente rispediti fuori dall’atelier, a costo di perdere una possibile vendita (“Perché il lavoro, tutto, ha un’etica e perché tutti devono mostrare rispetto ed educazione”), di come aiutare i nostri figli adolescenti a scoprire le bellezze della letteratura italiana (“Fai leggere a tuo figlio Le Città Invisibili di Calvino: gli farà bene”).
E’ stato un bel momento e ringrazio Stefano del tempo che mi ha dedicato.
Se vai a Venezia passa a trovarlo, a Campo San Fantin. I suoi carnet sono magnifici, preparati con cura. E, se ha tempo, dietro il suo bancone, magari ti verrà voglia di fare una chiaccherata: scoprirai che bella persona é.