“Flàneries é un’espressione francese che indica l’andare in giro, normalmente da solo, con il solo scopo di guardarsi attorno.

Flàneries racconta di quotidiano per come mi si presenta, per come lo vedo.

E’ lo spazio in italiano di questo sito”.

— Luca

Paris Luca Pascotto Paris Luca Pascotto

Un pugno allo stomaco

Parigi come non vorreste mai vederla

Lo sciopero dei rifiuti a Parigi

Riforma delle pensioni, Parigi, marzo 2023

Ci sono effetti della protesta contro la riforma delle pensioni che sono silenziosi. Ma sono un pugno agli occhi, per una città come Parigi, e un pugno allo stomaco.

La chiusura dei tre inceneritori che sono utilizzati dalla capitale francese per smaltire le immondizie, ha come conseguenza l’invasione (letterale) della spazzatura sui marciapiedi della città.

Sono oltre 10 giorni ormai che, nella maggior parte degli arrondissements di Parigi, la raccolta dei riufiuti é ferma. Si dice siano 10.000 le tonnellate di spazzatura presenti nelle strade. O meglio, nei marciapiedi.

Nei primi giorni riflettevo sul livello di consumo al quale siamo abituati, sulle modalità di smistamento (no, a Parigi la ‘differenziata’ é molto, molto limitata), sulla quantità di imballaggi che vengono utilizzati.

Siamo abituati a riempire un sacchetto di plastica, portarlo nella comune area immondizie del condominio: qualcuno poi, in tarda serata, pensa a portare il bidone in strada e, di mattina presto, qualcun altro passa a svuotarlo. E’ una cosa normale, naturale. Quotidiana, visto che a Parigi la raccolta passa ogni giorno.

Dalla finestra, secondo giorno di sciopero, Parigi, marzo 2023

Dopo due giorni in cui i cassonetti sono ancora sulle strade cominci a farti qualche domanda. Capisci il livello di consumo a cui siamo abituati.

Dal terzo giorno, le riflessioni passano dalla testa agli occhi: la città comincia a trasformarsi. Accanto ai bidoni (pieni, stracolmi) si aggiungono progressivamente sacchi di plastica. Uno accanto all’altro.

Al 10° giorno pero’, dal pugno agli occhi si passa al pugno allo stomaco. Gli odori cominciano ad essere davvero percepibili, disgustanti, e la sporcizia inizia a sedimentare.

Davvero strano vedere vetrine di grandi marchi coperti da scatole, sacchi e bidoni verdi e gialli.

La vetrina di un negozio Guerlain

Riforma delle pensioni, Boutique Guerlain - 35 Rue Tronchet 75008 Paris, marzo 2023

Una sensazione strana, aprire la porta di casa e trovarsi di fronte una montagna di immondizia, in alcuni casi alta oltre un metro da terra. E non stiamo parlando di aree periferiche, ma di zone centrali.

Ma anche il muoversi a piedi diventa complicato, con pile di rifiuti che occupano gran parte dei marciapiedi

Pile di immondizie a bordo strada

Sciopero generale, Parigi, marzo 2023

Una città trasformata. Una città diversa. Che non vorremmo mai vedere.

Sciopero per la riforma delle pensioni, Boulevard Raspail, Parigi, marzo 2023

Sciopero per la riforma delle pensioni, Rue Saint-Lazaire, Parigi, marzo 2023

Sciopero per la riforma delle pensioni, Rue Boissy d'Anglas, Paris - marzo 2023

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Paris Luca Pascotto Paris Luca Pascotto

La protesta

stand up

Mister Tamburino non ho voglia di scherzare,
rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare
— Franco Battiato

I colori della protesta

Manifestazione contro la riforma delle pensioni, Parigi, marzo 2023

La riforma delle pensioni in Francia, con la proposta del governo di alzare l’età pensionabile a 64 anni, sta creando forti tensioni in Francia. Ovviamente anche a Parigi.

Proprio mentre scrivo questo post l’Assemblee Nationale ha votato il provvedimento e una forte protesta, con aspetti purtroppo violenti, é in corso in Place de la Concorde, proprio di fronte alla sede parlamentare.

In realtà, non c’é stato un voto. Il Governo, infatti, ha deciso di attivare uno specifico articolo della Costituzione, che permette di evitare il voto in parlamento. Una specie di voto di fiducia: l’opposizione, infatti, ha 24 ore di tempo di presentare una mozione di censura che, se approvata, invaliderebbe la legge di riforma e costringerebbe il governo alle dimissioni.

Nelle ultime settimane le forme di protesta erano già incominciate, con manifestazioni programmate e ripetute settimanalmente.

La protesta alla quale ho assistito io, sabato scorso, aveva toni e forme tutt’altro che violente.

I ‘Pink block’ - giovani manifestanti, Piazza della Bastiglia, Parigi, marzo 2023

Nelle scrose settimane, le manifestazioni hanno avuto luogo in posti diferenti della città e hanno coinvolto gran parte dei settori, in particolare transporti e pulizia urbana (di quest’ultimo aspetto ne parlero’ nei prossimi giorni).

Lo sciopero generale che ho voluto documentare si é svolto sabato 11 marzo tra Place Republique e Nation, circa 4 km di percorso, passando per Gare du Lyon.

I volti della protesta

giovane manifestante

Piazza della Bastiglia, Parigi - Manifestazione contro la riforma delle pensioni, marzo 2023

Confesso che il tema pensionistico comincia ad interessarmi, anche se lo vedo ancora cosi’ lontano da non prestarci l’attenzione che forse dovrei. Per questo motivo volevo capire chi ha risposta all’invito delle associazioni di categoria di protestare e scipoperare su una proposta di legge tanto delicata ma che, nelle intenzioni dei proponenti, cerca di creare condizioni di sostenibilità di lungo periodo per il sistema pubblico delal Francia.

Ho visto famiglie, giovani universitari, lavoratori che protestavano civilmente, contro una proposta che non condividono. Il mondo della fabbrica, ma anche il modo degli insegnanti; i settore universitario, ma anche il modo della cultura.

tanti cartelli con storie personali, numeri, formule, esperienze. Tutte queste storie individuali confuivano in un’unico appello a rivedere questa legge.

Giovane manifestante

Piazza della Bastiglia, Parigi - Manifestazione contro la riforma delle pensioni, marzo 2023

Nessun volto coperto, nessuna violenza, nessuna aggressività. Volti decisi, seri, preoccupati. Ma non violenti.

Certo, qualche forma di tensione c’é stata, ma si é tratta di piccoli fuochi a cassetti delle immondizie. Brevi uscite dal corteo autorizzato. Tra l’altro mentre scattavo  questa foto, mi sentivo cantare

Non siamo noi questi. Non siamo stati noi
— ascoltata mentre scattavo la foto
manifestazione - disordini

Gare du Nord, Parigi - Manifestazione contro la riforma delle pensioni, marzo 2023

Piazza Nation, Parigi - Arrivo della manifestazione contro la riforma delle pensioni, marzo 2023

Le urla della protesta

Giovane studente dà voce al suo dissenso

Piazza della Bastiglia, Parigi - Manifestazione contro la riforma delle pensioni, marzo 2023

Ho cercato le ‘urla’ della protesta, che si combinavo con gli sguardi dei manifestanti, per cercare di carpirne le vere emozioni.

Ho visto sguardi sinceri, ho provato ad immaginare che lavoro potessero fare queste persone; ho immaginato le preoccupazioni di giovani studenti, probabilmente alla ricerca di una lavoro che fanno fatica a trovare e che sono già preoccupai per la loro pensione. Ma anche e soprattutto di chi non ne puo’ piu’, perché magari la vita non ha portato un lavoro entusiasmante o stimolante. Ma ripetitivo, noioso, probabilmente mal pagato.

Le forze dell’ordine

Mi sono sempre domandato come si sta ‘dall’altra’ parte. Le forze dell’ordine sono li’, ma ovviamente per latri motivi. Per assurdo subiranno le conseguenze di questa nuova legge, ma devono assicurare che la manifestazione non degeneri.

Sabato 11 maro non ci sono stati problemi; almeno non nel corteo ufficiale e nella zona che era stat autorizzata.

Gendarmerie, manifestazione contro la riforma delle pensioni a Parigi, marzo 2023

Ma, guardando le immagini in diretta di quello che sta succedendo ora dalle parti di place de la Concorde, ho l’impressione che la ‘protesta che verrà’ non avrà le stesse forme, le stesse dinamiche ma prenderà una variante più radicale. Spero non violenta, ma senz’altro più dura.

Purtroppo la riforma della pensioni arriva in una fase di forte aumento dell’inflazione, di crisi energetica, di maggiori difficoltà per le famiglie e per i lavoratori.

Nei prossimi giorni raccontero’ di un’altra protesta, molto più silenziosa, ma molto più visibile: gli effetti sulla città della chiusura degli inceneritori.

Manifestazione contro la riforma delle pensioni in Francia, marzo 2023

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The Lady

Imponente

L’installazione dell’opera di Yayoi Kusama a Parigi

Appena la vedi, da lontano, ti chiedi: “Ma cos’é? Puo’ essere? Davvero?”

Una scultura gigante. Davvero gigante, davanti a La Samaritane, tra la Senna e Rue Rivoli. L’opera dell’artista giapponese Yayoi Kusama, ti lascia sorpreso. La prima di queste installazioni, in Champs Elysee, era piuittosto nascosta, incastonata in cima ai tetti della boutique Louis Vitton.

Questa no, questa é davvero imponente. Impossibile mancarla.

Yayoi Kusama, l’artista giapponese che l’ha creata, é conosciuta per la sua costanza nel rappresentare puntini colorati nelle sue forme d’arte (é anche scultrice e pittrice). Guardate un po’ qui, per esempio.

In effetti, in questa installazione, i puntini li ritrovate non solo nell’abito, ma anche attaccati all’edificio Louis Vitton.

Sembra che Yayoi Kusama abbia detto che quando era bambina (é nata nel 1929) ha avuto una allucinazione che l’ha spaventata. Si trovava in un campo di fiori quando, del tutto improvvisamente, ebbe la sensazione di essere ricoperta fino scomaparire da un mare di puntini colorati (i fiori), che le incominciarono a parlare.

Da allora, quests sensazione é ricorrente nella sua arte. Una specie di ossessione, ma positiva. Una sorta di infinito dove, attraverso l’immedesimazione con questi punti colorati, diventiamo parte di un universo più grande.

Our earth is only one polka dot among a million stars in the cosmos. Polka dots are a way to infinity. When we obliterate nature and our bodies with polka dots, we become part of the unity of our environment.
— Yayoi Kusama

Insomma, un’installazione che incuriosisce, sopratutto se si scava un po’ nella vita e nella personalità dell’artista che l’ha realizzata.

Se passate a Parigi, l’indirizzo é questo: 2 Rue du Pont Neuf, 75001 Paris

L’installazione visibile di fronte a La Samaritane

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Carnevale

la Promenade du Boeuf-Gras

la Promenade du Boeuf-Gras. Il carnevale di Parigi

Il Carnevale di Parigi

Parigi non é senz’altro conosciuta conosciuta per il suo carnvale. Nonostante cio’, da 25 anni la città organizza la domenica antecedente il martedi grasso, una parata.

Il nome preciso é “Le cortège de la Promenade du Boeuf-Gras”

L’itinerario é piuttosto lungo: da place Gambetta a Place Repubblique, quasi 3 km, attraverso Place Auguste-Métivier, i Boulevards de Ménilmontant et de Belleville e la rue du Faubourg-du-Temple.

Non carri mascherati o allestimenti su temi specifici, come nel Carnevale di Viareggio o di Nizza. Non affascinanti maschere ed eleganti costumi, come nel Carnevale di Venezia.

Piuttosto tanta musica e balli, prevalentemente sudamericani. Ho visto molta allegria.

Insomma un evento che avrebbe potuto essere organizzato in qualsiasi altro momento dell’anno. Ma carico di allegria e spensieratezza.

Poche maschere anche tra il pubblico, numeroso a bordi della strada, incuriosito dai balli e dalla musica.

La parata del Carnevale

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Le Mur des Je t'aime

In tutte le lingue del mondo

Le Mur des Je t'aime, Montmartre, Parigi

“Nel mezzo c'è tutto il resto
E tutto il resto è giorno dopo giorno
E giorno dopo giorno è
Silenziosamente costruire
E costruire è sapere
è potere rinunciare alla perfezione”

(Niccolo’ Fabi - Costruire)

Buon San Valentino, da una città speciale per gli innamorati.

Da 23 anni, cioè da quando é stato inaugurato, per chi si reca a Montmartre questo “muro dell’amore” é una tappa obbligatoria. Ci sono 311 “ti amo”, in 250 lingue diverse, inclusi dialetti e idiomi arcaici.

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