“Flàneries é un’espressione francese che indica l’andare in giro, normalmente da solo, con il solo scopo di guardarsi attorno.

Flàneries racconta di quotidiano per come mi si presenta, per come lo vedo.

E’ lo spazio in italiano di questo sito”.

— Luca

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Le mardi à Monoprix

A teatro sulla Senna

Thierry de Pina, Parigi, luglio 2023

Ogni martedì Marie-Pierre viene a prendersi cura del padre vedovo, nel quartiere dove è cresciuta. Si mette un buon abito e passa la giornata con lui. Ma soprattutto, martedì, entrambi vanno a Monoprix. E da li’ racconta la sua giornata. Solo che, prima, Marie-Pierre si chiamava Jean-Pierre.

Thierry de Pina, attore francese di cui ho già raccontato, ha presentato al festival del teatro di Avignone il suo ultimo lavoro, tratto da un monologo di Emmanuel Darley.

Thierry de Pina, luglio 2023

Le Mardi de Monoprix, Parigi, luglio 2023

50 intensi minuti sul palco, da solo, a parlare di differenza, di tolleranza, di sensibilità, ama che di amore del padre, nonostante tutto. La messa in scena é semplice: un abito, una paio dis carpe coi tacchi, uno specchio e una sedia di plastica.

Tutto é centrato sul monologo e sulle emozioni che Thierry sa trasmettere.

Thierry esplora con raffinezza e umorismo il fondamento stesso dell'essere, dell'identità, dell'accettazione di sé, della filiazione.  Mi ha fatto piacere raccontare con immagini questo suo spettacolo, proposto, proprio a due passi di Notre DAme, su una peniché attrezzata con una sala tetaro.

Parigi é anche qyesto.

Au revoir, Thierry de Pina, Parigi, luglio 2023

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Frank Horvat

Parigi, il mondo, la moda.

Frank Horvat, Jeu de Paume, Parigi, Agosto 2023

Ultime settimane a Jeu de Paume per visitare le opere di Frank Horvat, o meglio Francesco Horvat. Confesso non sapevo fosse italiano.

Deceduto pochi anni fa, questa é la prima mostra dedicata alla sua prima produzione fotografica, fra il 1950 e il 1965, anni in cui si é dedicato al fotogiornalismo (prima) e alla moda (successivamente).

Curiosamente, quando ha accettato di fotografare per la moda, ha richiesto (e ottenuto) di poter sviluppare un approccio documentale: luce naturale, foto non necessariamente posate, niente costruzioni e messa in scena.

Le modelle sono ritratte in un ambiente ordinario, attirante da gente normale, che appare incuriosita dall’essere inserita nella foto.

Potete vedere qualcuno elle 170 foto presenti alla mostra al sito ufficiale di Jeu De Paume.

In realtà FRANK HORVAT, poi ha mutato il suo approccio ed ha cominciato, probabilmente spinto dalle agenzie e dalle riviste per cui lavorava, a ritrarre le modelle in uno stile più vicino alla tradizione della moda (foto più ricercate, ambienti predefiniti, uso di luce artificiale, etc).

Confesso che il suo stile originale mi ha colpito di più, insieme ai sui lavori documentali (a Pigalle, nel dietro le quinte dei locali a luci rosse; a Parigi, dove ha vissuto stabilmente dal 1965 (interessante il suo lavoro di street photography usando un teleobiettivo).

Se siete a Parigi in questo periodo andate a Jeu de Paume per scoprire il lavoro di questo fotografo.

Un ultima cosa, che credo dai aver già evidenziato. Nella fotografia moderna sembra esseri questa rincorsa alla nitidezza, alla perfezione (tecnica delle immagine. Si ricercano lenti ‘clinicamente’ perfette. Le foto dio Horvat sono (spesso), tutt’altro che nitide. In alcuni casi leggermente fuori fuoco o mosse. Nonostante ciò’ hanno una potenza e trasmetto emozioni forti. Ci ricordano che la fotografia non é solo nitidezza e pulizia dell’immagine, ma piuttosto emozione.

Frank Horvat

Frank Horvat, Jeau de Paume, Parigi, Agosto 2023

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VERA #3

Vera Magazine.

La copertina di VERA, la rivista

Ho approfittato dell’estate per diconnettermi un po’. Non troverete post sui social (non che sia particolarmente attivo durante l’anno), né ho aggiornato questo spazio personale, quello che curo di più.

Ma ho documentato la mia estate, per cui non vedo l’ora di farvi vedere qualcosa del lungo weekend a Liverpool; del viaggio in bicicletta da Londra a Parigi; delle giornate (per lavoro) ad Antigua Guatemala, ai piedi dei vulcani; e di qualche scatto casuale delle calde settimane in Italia. Le immagini sono negli hard disk, ma anche nella mia testa, che sta costruendo le storie che voglio raccontare.

Nel frattempo volevo aggiornarvi di una rercente collaborazione. Per la terza volta ho contribuito a VERA magazine, che raccoglie il lavoro di 8 artisti francesi.

La rivista raccoglie progetti di

E’ sempre stimolante lavorare insieme ad altri fotografi e vedere come riescono a sviluppare progetti e idee in immagini. Il lavoro di Alexandre Dinaut é sempre affascinante, lo seguo da un po’.

Ho apprezzato molto anche il progetto di Marie Le Rezollier, su Luoise, molto intimistico e delicato ma anche il lavoro degli altri artisti é davvero interessante.

Io ho scelto di presentare un lavoro documentale su un impresa sociale di Hanoi, in Vietnam, impegnata nel produrre e distribuire caschi per motociclette. Chiunque sia stato in Vietnam, ha idea della diffusione di moto e motorini e conseguenti rischi di incorrere in incidenti stradali.

Due immagini del mio progetto presentato su VERA 3

Mi ha fatto piacere portare nella rivista una delle mie ‘Stories of Hope” .

La rivista é in pre-ordinazione - Io acquistero’ alcune copie, anche per sostenere il lavoro di altri artisti.

Chi fosse interessato, mi contatti. Verrà distribuita tra fine settembre e inizio ottobre.

Il costo (15 euro) permetterà di promuovere il nostro lavoro e continuare a produrre, speriamo, emozioni.

Se volete conoscere meglio il tipo di contenuto, qui sotto un breve video createo dal curato della rivista

La presentazione di VERA Magazine.

Curiosità: VERA é una rivista francese, ma il suo titolo é esattamente quello che significa in italiano

véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. agg.

Che rappresenta un fatto o una sitazione fedelmente, tale quale è; in partic., di ciò che si dice o riferisce, che è pienamente conforme alla realtà: una storia v., racconto v., notizia v.; sono cose v.; parole v.; una sentenza v., un proverbio v., che corrisponde alla realtà dei fatti; tenere per vera una cosa (o, con valore neutro, tenere per vero che ...), credere che sia realmente così.

Con riguardo a sentimenti, esprime non solo la sincerità ma anche la profondità, l’intensità: è v. affetto, v. amore; aveva una v. antipatia per lui; è pentimento v., il suo?; esempio di v. carità cristiana; analogam., di v. cuore, con tutto il cuore, sinceramente.
— Vocabolario Treccani
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Paris Luca Pascotto Paris Luca Pascotto

Il silenzio di Parigi

La ricerca della tranquillità

A volte un uomo è da solo
Perché ha in testa strani tarli
— Pooh, 1990

Pont Saint-Michel - Quai des Orfèvres, luglio 2023

L’estate di Parigi nei giorni che precedono il 14 luglio, festa nazionale, é molto densa. Lungo la Senna viene creata una vera e propria spiaggia (“Paris plage”) e la gente si riversa nelle ‘terrasse’, lungo i canali, o nel lungosenna.

Ma c’é un’altra Parigi estiva: quegli stessi posti che attraggono gruppi di amici, creano, inaspettatamente, occasioni per ritagliarsi momenti di solitudine e relax, lontano dalle folle.

E’ il silenzio di Parigi.

E’ una Parigi che lascia spazi per nascondersi, la Parigi che più mi piace documentare e scovare.

Place Louis Aragon, luglio 2023

Vista da Place Louis Aragon, dall'Ile Saint Louis

Place Louis Aragon, luglio 2023.

Quasi per rispettare questa attenzione a rallentare ho scatta queste foto usando una lente a fuoco manuale. La mia Fuji X-Pro3 con lo schermo LCD non funzionante con una vecchia ottica Olympus Zuiko 50mm F1.4

Rue Royer-Collard, luglio 2023

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Ultraleggero (#2)

In cielo

Hangar, Aéroport, Toussus-le-Noble, luglio 2023

Avevo raccontato un più di un mese l’esperienza di volo di Thibault: la preparazione, l’attesa, le modifiche dovute al meteo. Il rientro (il volo, no, ovviamente, non c’ero).

Preparativi di volo, luglio 2023

Per alcune circostanze, Thibault ha potuto ripetere l’esperienza. Questa volta da solo (con un pilota, ovviamente), in condizioni di meteo perfette (niente vento, sole e cielo blu).

2 stata tutta un’altra esperienza, seppure più breve e con una percorrenza minore.

Salire su un ultrallegero immagino sia un’esperienza unica. Vedere i luoghi da un’altra prospettiva, normalmente arricchisce. Immagino funzioni lo stesso da lassù.

Probabilità di grandi scoperte eccezionali
Sembra H2O, tracce di organismi primordiali
Invio il rapporto
E passo e chiudo
Pianeta terra
Pilota Giò
— l'Astronauta, Jovanotti

Ultrallegero, luglio 2023

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